Ho vissuto undici anni nell’appartamento al secondo piano del palazzo in via Cantelli, sopra l’abitazione dell’Avv. Aldo Cremonini, uomo di grande sensibilità e rara coscienza civile.
Ricordo i tanti pomeriggi passati a dialogare su svariati argomenti come la politica, la letteratura, la storia, il diritto...
Era preoccupato della deriva culturale nella quale la città stava pian piano scivolando. Trovava rifugio nei libri della sua biblioteca, le cui luci rimanevano accese fino alle 2, 3 di mattina...
Ricordo quando un giorno mi disse che amava molto sentire la musica di J.S. Bach suonata al pianoforte, che certe domeniche mattina gli arrivava inaspettata dal mio studio, mentre sul terrazzo leggeva Le Monde, per non perdere familiarità con il francese…
Un uomo colto e perbene viene a mancare alla città di Parma.
Di: Martino Traversa
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